Farmaci omeopatici, li prescrive un pediatra su tre Sempre più numerosi i pediatri italiani che utilizzano l’omeopatia nella pratica quotidiana.


Quasi un pediatra di famiglia su tre si avvale dell’omeopatia affiancata alle terapie farmacologiche tradizionali. È quanto emerge da un’indagine condotta alcuni mesi fa da Omeoimprese, l’associazione delle aziende produttrici di medicinali omeopatici, che ha consultato online 5.400 pediatri aderenti alla più importante e rappresentativa associazione di specialisti.  Secondo la ricerca, il numero dei pediatri del Servizio sanitario italiano che prescrivono i farmaci omeopatici sarebbe in aumento rispetto ad un sondaggio del 2012 quando la percentuale si fermava al 23%.

Il 30% degli intervistati (il 98% delle risposte al questionario è pervenuta dai pediatri convenzionati con il Ssn) ha dichiarato di utilizzare l’omeopatia quotidianamente, evidenziando un approccio olistico alla salute del bambino. L’indagine mostra che l’85% dei pediatri impiega l’omeopatia per il trattamento di allergie, problemi dermatologici, gastroenteriti, malattie dell’alimentazione e problemi metabolici, il 68% per curare le malattie delle vie respiratorie, mentre il 61% per contrastare patologie nervose e disturbi del sonno. Il formato più utilizzato nella fascia di età compresa tra 0 e 2 anni è costituito da gocce e granuli, mentre nella fascia di età compresa tra 2 e 10 anni è costituito da globuli. La percentuale di effetti avversi riscontrati dai pediatri è minima. I pediatri che si avvalgono dell’omeopatia sono specialisti che hanno frequentato corsi post universitari triennali (54%), spesso iscritti presso gli ordini dei medici a un registro per la pratica omeopatica (31%).