Molti medicinali, e gli omeopatici ne sono pesantemente coinvolti, rischiano di scomparire dal commercio in Italia a causa dell'intricata questione relativa alla registrazione. Il medico e il veterinario verrebbero cosi privati di strumenti che limitano la libertà di cura del paziente oppure lo costringono a reperire all'estero particolari rimedi omeopatici.
Per l'approvvigionamento di quei medicinali e anche per quelle forme farmaceutiche, ad esempio gocce oppure granuli, che non dovessero essere più reperibili in commercio, il galenico omeopatico preparato in farmacia potrebbe essere una soluzione?
Secondo i farmacisti, giunti numerosi da tutta Italia al Convegno SIOMI di Firenze del 23 novembre scorso dove si è discusso de - "Il medicinale omeopatico e antroposofico. Dalla legislazione alla preparazione in farmacia", la preparazione da parte del farmacista di galenici omeopatici potrebbe essere una possibile soluzione al problema.
Della complicata questione della registrazione dei medicinali omeopatici si è appunto discusso nel convegno fiorentino dove la dott.ssa Anna Rosa Marra dell'AIFA (agenzia italiana del farmaco) ha ribadito la volontà dell'Agenzia di adoperarsi per trovare le soluzioni migliori per il mercato. In particolare al pomeriggio le dottoresse Barbara Barbieri e Marisa Certosino hanno presentato ai farmacisti presenti le regole per la preparazione dei medicinali galenici omeopatici e antroposofici. A conclusione del convegno è intervenuta Simonetta Bernardini, presidente SIOMI, che ha così commentato: "E' auspicabile che la travagliata vicenda della registrazione dei medicinali omeopatici si concluda per il meglio con soddisfazione delle Aziende produttrici, dei medici prescrittori e dei cittadini. Tuttavia, oggi si è registrato un punto di svolta, grazie alla conferma della volontà dei farmacisti di volersi adoperare per la preparazione dei medicinali o delle formulazioni meno prescritte e per questo destinate a sicura scomparsa dal mercato italiano. Sicuramente SIOMI si adopererà per far crescere nel nostro Paese la cultura della preparazione dei galenici omeopatici". La situazione è sicuramente complicata e per ora non ci resta che attendere i prossimi sviluppi.