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Una nuova scoperta della fisica: l'acqua viene 'informata' dai principi attivi in essa diluiti. Uno studio, diretto dal Premio Nobel per la Medicina Prof. Luc Montagnier, pubblicato sul Journal of Physic, una delle più prestigiose riviste scientifiche al mondo, ha rivelato la proprietà di alcune sequenze di DNA di indurre segnali elettromagnetici di bassa frequenza in soluzioni acquose fortemente diluite, le quali poi mantengono “memoria” delle caratteristiche del DNA stesso. La  scoperta apre nuove prospettive sull'impiego dei medicinali omeopatici e omotossicologici.

 

Il Journal of Physic, una delle più prestigiose riviste scientifiche al mondo, ha pubblicato i risultati di una ricerca dal titolo “DNA, waves and  water”  condotta da due diversi gruppi di lavoro, uno francese e uno italiano. Il primo, diretto dal Prof. Luc Montagnier, Premio Nobel per la Medicina, con i tecnici e biologi Lavallè e Aissa, e il secondo, coordinato dal fisico Prof. Emilio Del Giudice, (IIB, International Institute for Biophotonics, Neuss, Germany) con Giuseppe Vitiello (Fisico teorico del Dipartimento di Matematica ed Informatica, Università di Salerno) e Alberto Tedeschi, ricercatore (White HB, Milano). Lo studio dimostra come alcune sequenze di DNA possano indurre segnali elettromagnetici di bassa frequenza in soluzioni acquose altamente diluite, le quali poi mantengono “memoria” delle caratteristiche del DNA stesso. La  scoperta apre nuove prospettive sull'impiego dei medicinali omeopatici e omotossicologici.

 Questo significa, come spiega il  Nobel Prof. Montagnier, «che si potranno sviluppare sistemi diagnostici finora mai progettati, basati sulla proprietà "informativa" dell’acqua biologica presente nel corpo umano: malattie croniche come Alzheimer, Parkinson, Sclerosi multipla, Artrite reumatoide, e le malattie virali, come Hiv-Aids, influenza A ed epatite C, "informano" l’acqua del nostro corpo (acqua biologica) della loro presenza, emettendo particolari segnali elettromagnetici che possono essere poi "letti" e decifrati». I segnali elettromagnetici presenti nell’acqua sono infatti riferibilii alla presenza o meno di una sua “memoria”, agendo sulla quale si prospettano ampie possibilità di trasmissione dell’azione terapeutica dei principi attivi diluiti nell’acqua stessa.
Come è noto, la medicina omeopatica e omotossicologica si basa da sempre sul principio fisico per cui l’acqua può essere “informata” da sostanze in essa diluite. Lo studio del gruppo Montagnier, Del Giudice e Vitello apre nuove prospettive per una migliore comprensione dei meccanismi di funzionamento del paradigma medico omeopatico ed omotossicologico, e sembra  creare la base per una futura generazione di farmaci che, grazie all’alta diluizione del principio attivo, siano  privi di effetti collaterali.

 

 

 

 

Journal of Physics

In riferimento alla pubblicazione sul Journal of Physic del lavoro “DNA, waves and water”, il Prof. Giuseppe Vitiello ha dichiarato: “Il dato molto importante da sottolineare è che una rivista ufficiale di fisica come il Journal of Physics ha pubblicato per la prima volta una ricerca che normalmente sarebbe di competenza di un Journal di biologia o medicina. Un passo ulteriore a dimostrazione che la moderna fisica quantistica può dare un contributo fondamentale alle ricerche mediche di frontiera”.



Il testo originale può essere scaricato dal sito ufficiale del Journal of Physics

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