Pianta erbacea perenne rizomatosa tipica dell’America Settentrionale, appartenente alla famiglia delle Ranuncolaceae. I fiori di questa pianta sono attaccati ad un lungo stelo sottile e sono caratterizzati dal fatto di staccarsi facilmente a causa del vento.
Ad alte dosi è un veleno che, interessando il sistema nervoso, provoca cefalee, vertigini, disturbi agli occhi, vampate di calore e viso pallido, nausea al mattino e vomito, nevralgie, ronzii alle orecchie. Il veleno agisce anche sui muscoli provocando crampi e contrazioni, dolori alla nuca e alla schiena, scosse simili a quelle elettriche, indolenzimento e torpore agli arti, sia quando ci si muove sia quando si è fermi.
Il soggetto omeopatico Cimicifuga è particolarmente sensibile nella regione della gola, conduce una vita stressante, è oberato di impegni che lo costringono a sopportare elevati livelli di tensione
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Cimicifuga e un rimedio prevalentemente femminile, particolarmente indicato per disturbi di natura ginecologica, soprattutto dolori mestruali. Il soggetto Cimicifuga è caratterizzato dal fatto che più il flusso è abbondante, più intensi sono i dolori e le sofferenze; dolori, lancinanti e simili a crampi, che si estendono dal bacino fino alla coscia.
Più durano le mestruazioni e più è abbondante il flusso più si intensificano i dolori che si estendono fino al bacino o alle cosce.
E' indicato durante il parto, contribuisce ad alleviare i dolori delle doglie e ad accelerare la nascita. Inoltre è muno dei rimedi più importanti nel trattamento della depressione post-parto e degli stati d’ansia che compaiono nelle future madri nel periodo della gravidanza, ansie che spesso dipendono dalla paura dei legami, che la loro indipendenza possa essere a rischio o comunque molto più limitata rispetto a prima. La previsione di nuovi impegni casalinghi e materni le terrorizza perché temono di perdere la propria libertà.
In generale Cimicifuga è adatto anche per stati d’ansia in cui i pazienti hanno la sensazione come di essere legati, di essere in trappola, o costretti in situazioni di dipendenza non indesiderate.
Ha la sensazione di essere legato, imprigionato, e di non riuscire a liberarsi
Questa sensazione di prigionia può interessare la sfera privata o quella lavorativa, convivenze particolarmente oppressive e limitanti, in cui vivono continuamente condizioni opprimenti.
I pazienti descrivono spesso questa situazione dicendo che si sentono come "legati con il filo spinato", "degli schiavi", "rinchiusi in prigione" e che non intravedono alcuna via d’uscita. Vorrebbero fuggire senza riuscirci. Per questo si rattristano sempre di più sviluppando come conseguenza diversi disturbi fisici.
Si sente prigioniero ...
... sul lavoro ...
... e nella vita privata
Il tipo Cimicifuga è insofferente, ha i muscoli contratti, crampi alla nuca, non può trovare una posizione comoda a causa degli spasmi e dei dolori. La zona attorno alla nuca e alle spalle è così contratta e irrigidita che i pazienti si sentono come "annebbiati" non riescono più a concentrarsi e pensare lucidamente.
E' afflitto da emicranie seguite da una specie di annebbiamento delle capacità intellettuali con tensione all'altezza della nuca
I dolori cambiano sede continuamente. L’umore è mutabile: esuberanza e allegria si alternano a mutismo, scoraggiamento e abbattimento. Sono molto loquaci ma tendono a cambiare argomento all’improvviso.
Chiacchierone, logorroico, tende a cambiare improvvisamente argomento
Si rifiutano di assumere medicinali.
Ha paura delle medicine e teme di essere avvelenato
Tale squilibrio mentale, come tutti i sintomi che descrivono il rimedio, si aggrava la notte, il sonno è agitato e disturbato. Il tipo Cimicifuga peggiora anche col freddo, tende a coprirsi con abiti pesanti per sentirsi ben coperto.
Si preoccupa molto, l'umore è spesso pericolosamente oscillante e sospira spesso.
E' molto preoccupato
Nel decorso delle malattie diventano sempre più apatici o ansiosi. Sono tendenzialmente isterici, soffrono di allucinazioni, in alcuni casi hanno il terrore di poter impazzire.
Presenta atteggiamenti isterici, ha allucinazioni in cui crede di vedere ratti o capre