Anche nella veterinaria, ed in particolare nella veterinaria sportiva, si sono avuti significativi riscontri dell'efficacia dell'omeopatia nella cura degli animali atleti.
L'omeopatia fonda i suoi principi su leggi naturali che regolano il funzionamento biologico dei viventi (Hahnemann 1755-1843: Organon VI ed.) e si esplica nell'impiego di sostanze, ricavate dal regno minerale, vegetale e animale, altamente diluite e dinamizzate, attive a livello biologico secondo il criterio di similitudine (Similia similibus curantur «I simili si curino con i simili.»). Tutto ciò si basa su un'esperienza clinica praticata da oltre due secoli e sull'evidenza che nell'animale, inconsapevole del trattamento a cui viene sottoposto (lo stesso si può dire del bambino), la guarigione non può essere ascritta ad alcun effetto placebo. Attualmente il paziente può avvalersi dell'omeopatia con sempre maggiori garanzie anche grazie al riconoscimento della medicina non convenzionale quale atto medico e come tale regolamentata nei suoi aspetti deontologici.
L’omeopatia veterinaria è una pratica medica che può vantaggiosamente contribuire al miglioramento delle prestazioni agonistiche dei nostri animali
Sostituendo con rimedi omeopatici le moderne e purtroppo sempre più diffuse sostanze chimiche, si possono eliminare gli inevitabili effetti tossici e restituire finalmente eticità allo sport. Senza compromettere gli attesi risultati sportivi si può finalmente garantire un reale benessere e un corretto rispetto dell'identità del paziente animale e un atteggiamento più etico e dignitoso a chi pratica, assieme al proprio animale, le varie discipline sportive (cani da corsa, agility, soccorso, cavalli da corsa, salto ostacoli, endurances, ecc.). Nella cura degli animali atleti, nel rispetto delle peculiari caratteristiche di ogni specie e di ogni soggetto, si dovrebbe tendere al raggiungimento dell' ideale efficienza fisica ma sempre nel rispetto delle regole stabilite dalle varie discipline sportive e dall'etica per quanto riguarda la tutela del benessere dell'animale. Purtroppo queste poche ma fondamentali regole non sempre vengono poste in modo corretto, assumendo spesso la clinica medica anche prerogative contraddittorie. Le patologie che affliggono l'animale sportivo, ad esempio, presumono di solito trattamenti, spesso con pesanti effetti collaterali, tendenti al rapido recupero funzionale della parte interessata che trascurano però lo stato d'insieme del soggetto. Il paziente oltre a necessitare di interventi per malattie in acuto (ad esempio traumi, infezioni, ecc..) potrebbe richiedere anche cure per malattie croniche (patologie respiratorie, gastroenteriche, comportamentali, ecc..) che possono pregiudicare l'attività sportiva e il valore dell'animale atleta. In questo l'omeopatia, nella consapevolezza dei limiti propri di ogni pratica medica, si mostra una prassi nel contempo efficace e rispettosa del paziente.
Il paziente atleta richiede di essere svelato nei suoi atteggiamenti e comportamenti, in particolare per quanto concerne la dipendenza dal proprio ambiente, per poter evidenziare le possibili criticità e le eventuali misure preventive da adottare.
Spesso lo scarso rendimento sportivo, attribuibile a problemi di disagio psicologico, emotivo ed ambientale che a volte si ripercuote sul soggetto sottoforma di disturbi funzionali od organici, viene affrontato con metodi aggressivi, con risultati non sempre soddisfacenti e con effetti secondari a volte non trascurabili. Ci si disinteressa così della globalità del paziente e la semplice e violenta soppressione dei sintomi risolve solo parzialmente e momentaneamente il problema che sovente si ripropone aggravato nel tempo. Un sintomo rilevante e limitativo che appare in un particolare momento della vita rappresenta infatti solo l'espressione più vistosa di una complessità costituita dall'individuo stesso. Uno degli aspetti più incoraggianti e affascinanti dell'esperienza omeopatica è indubbiamente quello di potersi avvicinare ad un concetto di cura che tenga conto, nel rispetto dell'individualità del soggetto, della globalità del paziente.