Agricoltura omeopatica, una nuova frontiera
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A Carzano nel Trentino, in collaborazione con l'Università di Bologna sul progetto Bioframe finanziato dalla Provincia Autonoma di Trento, si sperimenta un nuovo modello di "agricoltura omeopatica".
Non si pensi ad un'agricoltura non produttiva e scarsamente remunerativa, anzi, a prove fatte, dimostra di essere più produttiva e più redditizia di quella biologica, ma anche della produzione integrata. L'esempio concreto di quanto stiamo affermando lo si trova a Carzano dove Roberto Denart, assieme alla moglie Maria Pia, da tre anni ha imboccato questa strada nella coltivazione dei suoi 3,5 ettari di terra. Si tratta soprattutto di mirtillo e in piccola parte mele e fragole. La scelta del biologico è del 1999, quando vinse il primo premio nel concorso della Fondazione Debellat per l'innovazione apportata nella sua azienda.
Una nuova scoperta della fisica: l'acqua viene 'informata' dai principi attivi in essa diluiti.
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Uno studio, diretto dal Premio Nobel per la Medicina Prof. Luc Montagnier, pubblicato sul Journal of Physic, una delle più prestigiose riviste scientifiche al mondo, ha rivelato la proprietà di alcune sequenze di DNA di indurre segnali elettromagnetici di bassa frequenza in soluzioni acquose fortemente diluite, le quali poi mantengono “memoria” delle caratteristiche del DNA stesso. La scoperta apre nuove prospettive sull'impiego dei medicinali omeopatici e omotossicologici.
Il Journal of Physic, una delle più prestigiose riviste scientifiche al mondo, ha pubblicato i risultati di una ricerca dal titolo “DNA, waves and water” condotta da due diversi gruppi di lavoro, uno francese e uno italiano. Il primo, diretto dal Prof. Luc Montagnier, Premio Nobel per la Medicina, con i tecnici e biologi Lavallè e Aissa, e il secondo, coordinato dal fisico Prof. Emilio Del Giudice, (IIB, International Institute for Biophotonics, Neuss, Germany) con Giuseppe Vitiello (Fisico teorico del Dipartimento di Matematica ed Informatica, Università di Salerno) e Alberto Tedeschi, ricercatore (White HB, Milano). Lo studio dimostra come alcune sequenze di DNA possano indurre segnali elettromagnetici di bassa frequenza in soluzioni acquose altamente diluite, le quali poi mantengono “memoria” delle caratteristiche del DNA stesso. La scoperta apre nuove prospettive sull'impiego dei medicinali omeopatici e omotossicologici.
L'omeopatia per alimenti più sicuri
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L'Ue vara un programma di medicina non convenzionale con l'intento di migliorare la salute degli animali da allevamento e la qualità dei prodotti derivati.
Un granulo da somministrare quando necessario a mucche e vitelli per il loro e il nostro benessere e a salvaguardia dell’ambiente. Nell’ Ue c’è chi propone di stanziare fino a due milioni di euro per sperimentare la medicina non convenzionale, ricorrendo a omeopatia e fitoterapia, nella cura degli animali da allevamento. «E’ nella logica della risoluzione con cui l’Europarlamento ha invocato in maggio un taglio degli antibiotici negli allevamenti continentali», assicurano due esponenti del partito socialista europeo, la tedesca Ulrike Rodust e il portoghese Luis Capoulas.
Possedere un pet fa bene alla salute delle persone
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Secondo uno studio pubblicato sul prestigioso Journal of Personality and Social Psychology, gli animali domestici possono servire comefonti importanti disostegno sociale, offrendo moltibeneficipsicologici e fisiciper i loro proprietari.
Gli autori della ricerca hanno intrapreso tre studi mirati a valutare i potenziali benefici per le persone "comuni" di possedere un animale d'affezione. La ricerca, secondo gli autori, dimostra in modo inequivocabile che i pet influiscono positivamente sulla vita dei loro proprietari e che costituiscono un’importante fonte di sostegno sociale. I precedenti studi, infatti, erano indirizzati a studiare gli eventuali benefici per le persone con problemi di salute, mentre questa ricerca è rivolta principalmente verso i "comuni" proprietari di animali.
Agricoltura biologica - Italia prima in europa
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Cresce a ritmi vertiginosi sia la domada sia l'offerta di prodotti biologici e l'Italia si conferma prima in europa nel settore.
L'Italia si conferma prima in europa nel settore dell'agricoltura biologica. Nonostante (come risulta da una prima analisi dei dati forniti al ministero delle Politiche agricole dagli Organismi di controllo attivi al 31 dicembre 2010) il numero degli operatori del settore sia sceso a 47.663, rispetto ai 48.509 registrati alla fine del 2009. Infatti, a conferma di una sempre maggiore specializzazione e professionalità di chi interviene lungo la filiera «bio», a questo calo del dato generale (-1,7%) fa seguito un aumento sia delle figure professionali addette alla produzione e trasformazione sia degli operatori addetti alla vendita al dettaglio. Che il settore sia in continua evoluzione è evidenziato anche dal confronto tra i dati del Sinab e del Censimento generale dell'agricoltura, diffusi nei giorni scorsi. Nel 2000, data dell'ultima rilevazione dell'Istituto di statistica, l'agricoltura bio costituiva il 7,9% della superficie agricola utile totale, mentre nel 2010 l’8,6 per cento; le aziende agricole sono invece passate dal 2,1 al 2,6 per cento.
Animali domestici scudo per le allergie infantili
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Gli animali domestici fanno da scudo alle allergie infantili
Tenere un cane o un gatto in casa non aumenta il rischio per i bambini di diventare allergici agli animali domestici, ma al contrario puo' proteggerli nei confronti di questo disturbo. Lo dimostra un nuovo studio pubblicato sulla rivista Clinical & Experimental Allergy coordinato da Ganesa Wegienka del Dipartimento di scienze della sanita' pubblica del Henry Ford Hospital di Detroit, Usa.
Pet passport
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Dal 4 luglio passaporto per tutti.
Dal 4 luglio 2011 tutti i cani, gatti e furetti che viaggiano al seguito dei proprietari verso l'Europa o all'interno del territorio comunitario devono essere identificati mediante microchip. Lo prevede il Regolamento 998/2003. La data del 4 luglio segna la fine di un periodo di transizione durato otto anni, durante il quale sia il tatuaggio che il microchip erano accettati come strumento di identificazione per questi animali.
Pet Therapy, le nuove frontiere
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Attivita’ e terapie svolte con l’ausilio degli animali
Dall’Alzheimer negli anziani al dilagante bullismo nei piu’ giovani, passando per le tossicodipendenze e i pazienti usciti dal coma: si allarga sempre piu’ la fascia di patologie e di soggetti che beneficiano della Pet Therapy, attivita’ e terapie svolte con l’ausilio degli animali. Ad affermarlo, in un recente rapporto, e’ l’Istituto Superiore di Sanita’.
In Italia, sottolinea lo studio, non esiste una legislazione specifica nel settore, sebbene vi sia stato un accordo Stato-Regioni. Si e’ sancito che ‘’la Pet Therapy fa bene ma, tra l’altro, non essendo una prestazione erogata dal Servizio Sanitario Nazionale - afferma la dottoressa Francesca Cirulli dell’Iss -, solo le Regioni piu’ ricche possono permettersi di avviare progetti negli ospedali pubblici’’.
Attivita’ e Terapie assistite con i ‘pet’ (letteralmente l’animale domestico da ‘accarezzare’) sono un lavoro di equipe: sono coinvolti medici e psicologi, insegnanti e assistenti sociali, veterinari, etologi, addestratori, istruttori e conduttori del pet.
Gli esperti distinguono tre tipologie di Pet Therapy:
1) Attivita’ con l’ausilio degli animali (AAA, Animal-Assisted Activities) finalizzate a migliorare la qualita’ della vita di alcune persone;
2) Terapie con l’ausilio degli animali (AAT, Animal-Assisted Therapies): interventi terapeutici con un protocollo e precisi obiettivi. Si tratta di una co-terapia complementare che integra le terapie accademiche normalmente usate;
3) In alcune scuole piu’ avanzate sta prendendo piede l’EducazioneAssistita dagli Animali (EAA): ha caratteristiche intermedie rispetto alle precedenti ed e’ volta ad una maggiore interazione dei bambini con l’ambiente. Sembrano migliorare il rendimento scolastico e i rapporti sociali oltre a ridurre i fenomeni di bullismo, di devianza e di abbandono della scuola.
Nei bambini i disturbi piu’ trattati vanno dalle difficolta’ di linguaggio e di apprendimento ai ritardi mentali, dall’iperattivita’ all’autismo, fino alla sindrome di Down. Nei bimbi ospedalizzati il rapporto con un pet puo’ diminuire la paura della malattia e lo stress del ricovero e velocizzare la guarigione. Negli anziani le patologie piu’ trattate sono la demenza senile, l’Alzheimer e le disabilita’.
Le Terapie Assistite riducono negli anziani, spesso soli e privi di affetti, la depressione, l’irritabilita’ e l’agitazione, oltre ad aumentare l’interazione sociale in ospedali e case di riposo. E’ poi dimostrato che nei casi di infartuati la presenza di un animale domestico aumenta anche le possibilita’ di sopravvivenza. Le Terapie Assistite hanno efficacia anche nei pazienti psichiatrici ma buoni risultati sono stati riscontrati anche con ex tossicodipendenti, persone uscite dal coma, ipovedenti e malati in fase terminale.
QUALI ANIMALI: il co-terapeuta per eccellenza e’ il cane (impiegato nell’80% dei casi, verso bambini, adulti o anziani). Il gatto e’ scelto, vista la sua indipendenza, per le persone sole e che si muovono con difficolta’.
Il cavallo viene utilizzato con grandi risultati nell’ippoterapia e a beneficiarne sono soprattutto bambini affetti da autismo e sindrome di Down, disabili, persone con problemi motori e comportamentali. Ottimo ‘dottore’ e’ anche il delfino, soprattutto nei pazienti depressi e con disordini della sfera emozionale e mentale o autistici. Criceti e conigli sono indicati per i bambini che attraversano una fase difficile della loro crescita. Ma e’ stato dimostrato anche che, molto semplicemente, osservare pesci in acquario agisce da antistress, riducendo la tachicardia e le tensioni muscolari. E che gli anziani trovano benefici nel prendersi cura abitualmente di uccelli (soprattutto pappagalli). A volte sono coinvolti anche asini, capre, mucche.
Un censimento dell’Iss in Emilia-Romagna ed uno studio in alcune regioni italiane, hanno mostrato una realta’ estremamente composita ed un crescente interesse verso questa disciplina. In mancanza di una legislazione che regoli AAA e AAT l’Istituto Superiore di Sanita’ sta incrementando gli sforzi per regolare queste attivita’.
‘’E’ auspicabile - sottolinea l’Iss - che, in futuro, gli sforzi congiunti dei professionisti, sostenuti dal fondamentale contributo delle istituzioni e delle normative, siano in grado di rimodellare alcuni schemi culturali, sociali e forse anche metodologici che ostacolano lo sviluppo di questa disciplina’’.
di Enrica Di Battista
Fonte Ansa
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